Maestro Renato Valdata
(Pavia, il 21/07/1933 ; 12/032002)
Fin da piccolo dimostra attitudine alle arti figurative e al disegno in particolare. Frequenta studi commerciali e inizia a lavorare in fabbrica all’età di quindici anni.
L pittura diventa presto il suo principale interesse e nei primi anni ’60 inizia a frequentare la scuola pavese di pittori come Acerbi e Volpi.
Partecipa ai primi concorsi di pittura e si distingue con opere fresche e originali, pur nel solco della tradizione pittorica pavese. Gli anni ’70 sono decisivi per la sua carriera pittorica e per la sua vita. Realizza le prime mostre personali alla galleria Bottigella di Corso Cavour e diventa scenografo della Compagnia Dialettale Pavese. Nel decennio successivo la pittura diventa la sua unica professione e anche il suo mondo.
Innamorato della sua città ( a cui è indissolubilmente legato), gli scorci di Pavia, del Ticino,del mondo rurale, rappresentano i principali spunti delle sue opere. Si distingue inoltre come pregevole ritrattista per i numerosi ritratti che gli vengono commissionati. Traspare sempre nei suoi dipinti l’eleganza e la schiettezza intellettuale che il pittore comunica limpidamente grazie alla maestria del tratto deciso, dell’uso dei colori vividi che si fanno più rarefatti ed evocativi quando trapelano i ricordi. Il suo studio nel cuore di Pavia, dove realizza la maggior parte delle sue opere, diventa un punto di incontro per la formazione di nuovi artisti pavesi e per gli appassionati di pittura in genere.
Si spegna a Pavia dopo una grave malattia lasciandoci custodi della sua Arte e dei frammenti della sua anima poetica e malinconica che ritroviamo ogni volta che ammiriamo un suo dipinto,
L’amico e allievo Gigi Viciani ha ideato Il Concorso di Pittura e Scultura Renato Valdata patrocinato dall’Assessorato alla Cultura di Pavia. Ogni anno gli artisti che partecipano sono sempre più numerosi, uniti da un unico ideale: ricordare e perpetuare la memoria del grande Maestro.